Sei una persona empatica, estremamente sensibile, senti in maniera troppo forte i sentimenti degli altri tanto da oscurare i tuoi, sei la spalla su cui piangere, sei quella persona che si prende cura degli altri, tu ci sei sempre, sei disponibile, senti di dover compiacere gli altri. Magari ti è capitato anche di sentirti egoista quando hai provato a prenderti cura di te e quindi sei tornat* molto presto a direzionare la tua energia e il tuo tempo verso gli altri. E per finire come ciliegina sulla torta, ti senti in colpa quando pensi a te stess* e ti senti sempre in colpa a sentirti felice se gli altri non lo sono.

Finchè non succede qualcosa che ti obbliga a prenderti cura di te, o per lo meno ad imparare a farlo… una malattia, un lutto, attacchi di panico, ansia ecc

Il corpo è intelligente e l’anima prega perché tu inizi a prenderti cura di te, inizi a metterti al primo posto… alla fine il corpo interviene per aiutarti… un allarme per dirti SVEGLIA!! Dove stai andando?

Questa è la mia storia, ma è la storia anche di tanti altri, perché siamo tutti cellule di uno stesso gigante organismo, ognuno con il suo particolare compito.

Se io non mi occupo di me per occuparmi delle altre cellule, quindi non mi nutro per nutrire le altre, non faccio il bene né mio né delle altre; non svolgo il mio compito all’interno dell’organismo. Se io sono una cellula del fegato o dei polmoni e non sto bene perché non mi nutro correttamente, non riuscirò a svolgere le mie funzioni e di conseguenza non staranno bene neanche le altre cellule.

Quando scopri la tua funzione all’interno dell’organismo, prima puoi nutrire te stess* e poi puoi aiutare gli altri svolgendo la tua funzione. Tu stai bene, gli altri stanno bene.

Oltretutto, se io non mi nutro per pensare sempre e solo agli altri, ad un certo punto esaurirò la mia energia e non sarò più comunque di aiuto, perché possiamo donare solo ciò che abbiamo.

Per questo motivo il senso di colpa non è di nessun aiuto, anzi non ha proprio nessun senso.

Se le parole che ho detto hanno risuonato in te, se hai sentito anche solo una frase come una tua descrizione, prova a rispondere a queste domande:

Di cosa ti stai facendo carico che non ti spetta?

Quando hai detto/dici sì, anziché dire no?

Qual è la paura che ti fa fare tutto questo?

Ora magari ti starai chiedendo: cosa posso fare per porre rimedio?

Scegli l’Amore, che è l’energia contraria alla Paura!! Come?

Quali sono le tue passioni?

Qual è la tua missione?

Perché sei qui?

Siamo tutte cellule immerse in questa gigante matrice extra-cellulare… di quale tessuto di questo organismo fai parte? Qual è la tua funzione qui?

Avere una risposta per ognuna di queste domande e fare quotidianamente azioni in quella direzione è il più grande antidoto alla Paura!! Se siamo concentrati sull’Amore, non possiamo avere paura.

Non sai qual è la tua missione? Non sai qual è la tua funzione?

Prova allora a rispondere alle prossime domande…

In cosa sei davvero bravo?

Cosa ti riesce semplice?

Quali sono i tuoi talenti?

Cosa ti fa battere il cuore?

Di quale argomento non riesci proprio a stare zitto?

Appassionarci alla vita è il modo migliore per concentrarci sull’Amore e va di pari passo con l’imparare ad essere noi stessi, con l’appropriarci sempre di più con noi stessi!

Un altro punto fondamentale per riprogrammare questa programmazione inconscia è imparare a ricevere. Se ti sei identificato con tutto ciò che ho scritto prima, scommetto che fai fatica a ricevere. Per imparare a ricevere è importante imparare prima a ricevere da noi stessi. Tu sai ricevere da te stesso?

Prova a fare qualcosa di gentile per te stesso ogni giorno.

Scommetto che quando ricevi un regalo, la prima cosa che pensi è “Cosa posso fare per te in cambio?” oppure “Come posso ripagarti?”. Non rovinare il momento trasformandolo in un peso. Goditi il regalo! Godertelo è la ricompensa migliore anche per l’altra persona. Lo stesso vale per i complimenti. Accoglili e ringrazia senza commentare! Impara a ricevere!

Ricapitoliamo un attimo come riprogrammare la programmazione inconscia che ti fa pensare prima agli altri e poi (o mai) a te stess*.

1 Prendi consapevolezza di cosa ti stai facendo carico che non ti spetta, di quando non riesci a dire di no e di qual è la paura che ti muove.

2 Concentrati sull’Amore e non sulla paura, quindi impara ad appassionarti della vita scoprendo i tuoi talenti e mettendoli in pratica. Puoi occuparti degli altri, ma svolgendo la tua missione!

3 Impara a ricevere; fai un’azione gentile per te stess* ogni giorno e accogli regali e complimenti dagli altri con gratitudine.

Queste sono 3 riprogrammazioni potenti che sono sicura contribuiranno notevolmente a migliorare la tua vita.

Prima di concludere volevo portare l’attenzione su un argomento importante tanto quanto le riprogrammazioni… comprendere il motivo biologico di tutto questo. Come ho già ampiamente detto in altri video e articoli, noi siamo pieni di programmazioni inconsce che come freni o zavorre ci impediscono di essere felici e di raggiungere i nostri obiettivi. Questa di cui ho parlato in questo articolo è sicuramente una di queste.

A livello biologico noi ereditiamo attraverso il DNA e impariamo osservando la nostra famiglia da piccini tutte quelle programmazioni che in qualche maniera hanno assicurato la sopravvivenza al clan familiare. Nel caso di questo specifico programma, la domanda che ti puoi fare per comprenderne il senso biologico e chiudere il cerchio è: “Nel tuo clan familiare, qualche tuo antenato, vivente o meno, si è assicurato la sopravvivenza occupandosi degli altri e mettendo all’ultimo posto sé stesso?”. Bene, se questo antenato è vissuto a lungo, sicuramente nel tuo DNA c’è questo programma: “Occuparsi degli altri mi assicura la sopravvivenza” e quindi tu sarai portato a fare questo per continuare con questo schema. Questa, come ogni altro programma, è una distorsione che è necessario trascendere perché tu ti riappropri di te stess* e ti allinei con la tua missione in questa vita.