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La malattia come soluzione biologica

La malattia non è un'anomalia, è nell'ordine della natura, e la natura di per sé regola la sua guarigione appena avviene la soluzione del conflitto biologico ed emozionale alla base..

Il cervello è il nostro computer, un computer veramente perfetto con innumerevoli programmi e funzioni in più di un computer normale, capace di elaborare fino a 30 miliardi di informazioni al secondo e contiene circa 28 miliardi di neuroni (cellule nervose destinate a trasmettere gli impulsi). Senza neuroni, il nostro sistema nervoso non sarebbe capace di interpretare le informazioni che riceviamo attraverso gli organi di senso, di trasmetterle al cervello e di riportare dal cervello le istruzioni su che cosa dobbiamo fare. Ciascuno di questi neuroni è un minuscolo computer autosufficiente, capace di elaborare un milione di informazioni. I neuroni agiscono indipendentemente, ma comunicano tra loro mediante uno straordinario reticolo di centosessantamila km di fibre nervose. La capacità del cervello di elaborare informazioni è incredibile, specie se si considera che un computer, anche il più rapido, può fare solo una connessione per volta. Invece, una reazione in un neurone può trasmettersi a centomila altri neuroni nello spazio di meno di 20 millisecondi (circa 10 volte meno di un batter d'occhio). Il nostro cervello può aiutarci a compiere praticamente tutto quello che vogliamo, le sue possibilità sono quasi illimitate... aspetta con impazienza i nostri ordini, pronto ad eseguire tutto ciò che chiediamo, gli basta solo una piccola dose di carburante: l'ossigeno del sangue e un po' di glucosio. Oltre a questo, riesce ad essere al comando di tutte le nostre funzioni vitali, volontarie e involontarie, ininterrottamente, giorno e notte, per innumerevoli anni!!

Un computer veramente perfetto....ma se è così perfetto, perché dà il via anche ad innumerevoli sintomi e malattie?

Dio ha creato l'uomo a sua immagine; l'ha fatto perfetto e le malattie fanno parte di questa perfezione....infatti sono sicuramente delle soluzioni perfette del cervello. In realtà è il cervello biologico inconscio e non la psicologia cosciente che crea la malattia, quindi possiamo dire che la malattia è “l'inconscio che ci parla” utilizzando uno o più simboli. (L'inconscio opera unicamente attraverso il meccanismo automatico di associazione e di simbolizzazione; colui che scopre il segreto dei simboli ha accesso alle profondità dell'inconscio!)

La malattia non viene dall'esterno come una nemica, ma proprio dal nostro interno, come reazione ad una situazione che crea un conflitto, un conflitto di adattamento. E' una risposta biologica perfetta a situazioni di stress, molte delle quali derivano da retaggi familiari inconsci. Prendendone coscienza ci avviamo verso la libertà e quindi la guarigione. Fondamentale sicuramente trovare e poi seguire la nostra strada, che è sicuramente diversa dal programma che avevano i nostri genitori per noi.

Occorre cambiare totalmente il nostro atteggiamento nei confronti della malattia poiché viene in realtà per aiutarci o addirittura salvarci la vita: la sua ragione di essere è di risolvere il conflitto....più grande è il conflitto e più grande è la malattia.

Ma entriamo un po' più in profondità. Prima però una piccola premessa. Capiamo insieme come funziona la natura, poiché Lei arriva a livelli ancora più sottili. Alcune piante si scambiano dei servigi con alcuni animali, come per esempio i baratti alimentari tra piante e insetti. Esiste un contratto di mutua assistenza tra animali e vegetali, ma la cosa più sorprendente è l'utilizzo degli insetti come veri e propri chirurghi. La foglia della pianta aggredita in un punto preciso collabora con il parassita “taglia foglie”, che recide la parte del fogliame da eliminare. Questo vero e proprio bisturi naturale si cura di brucare solamente la parte della foglia danneggiata, anche perché le cellule sane potrebbero secernere una sostanza che allontanerebbe l'insetto.

Questo processo naturale e simbiotico avviene anche all'interno del corpo umano infatti è noto che i funghi e il bacillo di Koch lavorino sul tessuto endodermico come veri e propri spazzini naturali ad esempio, e che i batteri ricoprano 2 funzioni: alcuni sono spazzini e altri ricostruttori. I microbi sono disponibili e sotto controllo, riparano, appaiono o scompaiono su richiesta del cervello.

La malattia è una manifestazione di vita dell'organismo. Questa vita microbica è generata dallo stesso essere umano, che sceglie lo strumento microbico corrispondente alla problematica conflittuale. Alcuni esempi possono essere i colibacilli che si manifestano come soluzione di un conflitto di territorio, oppure uno streptococco come soluzione di qualcosa non detto, o anche un herpes labiale come soluzione di un conflitto di bacio. Tutto ciò avviene senza alcuna coscienza di tali meccanismi; questi fenomeni sono decisi ed eseguiti dal cervello automatico.

“Uno dei precursori di queste tesi è il dottor W. Coley, che dimostra come l'infezione favorisca la guarigione del cancro. Ha messo a punto una cura, una sorta di induzione artificiale: un siero di microbi vivi che, iniettato, aiuta ad eliminare le cellule cancerose presenti. Una sorta di risoluzione di conflitto chimico, con una vera e propria rigenerazione dei tessuti. La malattia non è un'anomalia, è nell'ordine della natura, e la natura di per sé regola la sua guarigione appena avviene la soluzione del conflitto. Il cervello inconscio comanda tutto questo. Le ragioni della malattia sono sempre conflittuali, dovute ad una tensione del mondo interiore dell'uomo e non con il mondo esterno. La persona giunge da sola a capo della sua problematica. L'operatore deve far prendere coscienza del conflitto, perché la soluzione appartiene alla persona (al suo cliente o paziente). Solo la soluzione del conflitto comporta un processo naturale di guarigione.

“Già nel 1912 il premio Nobel per la medicina disse: “Esiste un luogo nel quale succedono cose di primaria importanza”. Questo luogo è il cervello automatico. E' il sistema nervoso che controlla la malattia e la guarigione; è un fenomeno completamente naturale. Il cervello istintivo è al comando e controlla totalmente l'organismo tramite i mediatori chimici, elettrici, ormonali e anche microbici.”

E' una data persona ad avere il sintomo, e se ha il sintomo possiede anche il sentire biologico, causale, a quel sintomo correlato. Se possiede il sentire biologico, allora possiede il conflitto corrispondente, insomma detiene la storia intera, compresa la chiave in base alla quale l'evento verrà vissuto, la quale sarà a sua volta condizionata da certe credenze o convinzioni. Oltre ad avere il problema, la persona ha anche la migliore soluzione: la sua. Se l'operatore conosce bene la propria tecnica, è il cliente che tiene le redini della propria guarigione. Basta pensare che quando ci bruciamo siamo noi che ci ricostruiamo la pelle, se dovessimo romperci un osso, lo ricostruiremmo; la dimensione biologica è intelligente e non si metterà certo a ricostruire un fegato o della pelle al posto dell'osso. E' la biologia a guarirci.

Se abbiamo una malattia vuol dire che qualcosa, prima, ci ha condotti lì. La cosa importante è fare in modo che questo “qualcosa” muoia, sparisca; che scompaia questo modo di stare al mondo. Quello che deve andarsene o trasformarsi è quell'aspetto di noi che è collerico, svilito, triste. Si tratta di un cambiamento radicale, di un ribaltamento che la biologia stessa ci richiede attraverso il linguaggio del sintomo che, come ho detto all'inizio dell'articolo, ci parla simbolicamente.

Prima ancora che si arrivi alla biologizzazione, alla somatizzazione, al momento in cui si entra nella malattia, c'è una forma-pensiero che chiamiamo “credenza” o “convinzione”. Vi sono credenze semplici ed altre più complesse da reperire, e il groviglio può essere favorito dal non saper comunicare con le proprie emozioni, dal non saper entrare in contatto con queste ultime. Se un'emozione ci disturba vuol dire che non abbiamo potuto darle una soluzione, non abbiamo potuto approdare a qualcosa. E se abbiamo un sintomo è perchè non abbiamo potuto esprimere un'emozione, un sentire....ciò che non si esprime si imprime!!

Gli Strumenti imprescindibili per il Biomagnetismo Integrale. (ci tengo a precisare che non sono in ordine di importanza, sono tutti importanti allo stesso modo)

E' convinzione di alcuni che l'inconscio abbia talmente voglia di stare bene da cogliere tutte le occasioni utili perché questo accada: e la kinesiologia favorisce l'accesso alle risorse inconsce, anzi è un vero e proprio dialogo con l'inconscio dei nostri clienti, noi chiediamo, egli risponde. La kinesiologia ci permette di andare direttamente alla fonte per comprendere la strada che vuole percorrere la persona, perché ricordiamo, solo lei ha la soluzione, la chiave, quindi solo lei ci può dire come possiamo intervenire. Quindi la kinesiologia è sicuramente il primo strumento imprescindibile del BMI.

Il secondo sono sicuramente i magneti....non smetteremo mai di stupirci del carattere penetrante delle calamite, di quanto agiscono in profondità, di come lavorano su tutti i piani, fisico, energetico, emozionale, fino a risolvere problematiche antiche di generazioni! I magneti sono una risorsa, danno al corpo l'informazione di cui ha bisogno per risolvere il conflitto, con precisione e rispetto.

Il terzo strumento è l'ascolto attivo, l'ascolto con il cuore; come ho scritto prima i problemi nascono per le emozioni non espresse, ma impresse...quindi importantissimo dare l'opportunità al cliente di parlare, raccontarsi, esprimere ciò che non ha potuto fare in passato e farlo sentire accolto e amato così com'è. E' ciò che desideriamo tutti....essere accolti e amati così come siamo, e quindi va da sé che se riusciamo a trasmettere questo al nostro cliente lo accompagneremo già sulla via della guarigione.

Il quarto strumento del BMI è il protocollo, un protocollo che offre la possibilità di prendere consapevolezza, riprogrammare e cambiare, perché se c'è un sintomo o una malattia c'è un qualcosa, che c'era già prima, che l'ha creato. Importante prendere consapevolezza di quale credenza c'è alla base, riprogrammarla e fare dei cambiamenti nella propria vita e quindi delle vere e proprie azioni.

Vorrei concludere con una frase presa dagli scritti di Ippocrate: “La medicina è l'arte di imitare i procedimenti terapeutici della natura” (Ippocrate, Delle arie)

Non c'è altro da aggiungere....

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Il contenuto di questo articolo deve essere considerato di carattere esclusivamente divulgativo e non può in alcun modo intendersi come suggerimento o sostitutivo per indicazioni terapeutiche, diagnosi e cura di stati patologici per cui è competente esclusivamente il medico. L'autore di questo articolo non è responsabile di eventuali conseguenze da un utilizzo improprio derivante dei suoi contenuti, diverso da quello esclusivamente informativo.

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